Monday, December 19, 2011

Conclusioni di un sogno vissuto...

Dall’inizio alla fine questo viaggio e’ stato all’insegna della spontaneita’ delle decisioni prese lasciandoci guidare dall’istinto e da cio’ che ci andava di scoprire, senza schemi di marcia o voli gia programmati. E’stato un nostro sogno che da anni conservavamo nel cuore e che in un certo senso sapevamo quanto valesse la pena farlo.

Siamo partiti con l’idea di vivere questi 10 mesi con un badget risparmiato negli anni ma senza paletti prestabiliti, ovvero senza piani dettagliati, senza pregiudizi e senza aspettative o esigenze particolari. Volevo conoscere nuovi paesi e culture con gli occhi ingenui e curiosi di un bambino, osservando la realta’e lasciandomi coinvolgere da essa.

Non provavo vergogna a fare tante domande stupide quando vedevo cose nuove o attegiamenti e tradizioni diversi da quelli ove vivo. La gente mi ha risposto sempre senza guidicare e a volte con lo stesso interesse m’ha chiesto com’era la vita in europa.

Sono venuta a contatto con persone vere ed autentiche. Dall’indiano che mi raccontava che stava organizzando il matrimonio combinato della figlia diciannovenne, alla boliviana annoiata che port ail suo gregge a pascolare, alla ragazza peruviana che fa da guida di trekking e vuole sapere che vestiti di moda ci sono a Milano, ai bambini boliviani che vogliono essere fotografati per ricevere una monetina, al pescatore nuovo zelandese che ci racconta della pesca del giorno, dallo stravagante vecchietto australiano che porta il suo cane ogni giorno al bar per fargli bere un caffettino, all’uomo di bali che soffre di ritardo mentale ma si impegna con entusiasmo ad accompagnarti per il tempio ed e’ fiero di cio’ chefa…e la lista sarebbe infinita, quanto stravagante e interessante.

Tante le persone incontrate, tanti i sorrisi e le facce disperate incrociati lungoil cammino, tante storie di vita, tanti panorami e momenti unici vissuti, le albe e i rossi tramonti visti.

Ho viaggiato spogliata del mio solito ambiente, degli amici, delle mie abitudini, del mio frigo pieno di cio’ che mi piace, del mio armadio con vestiti con cui potermi cambiare, del mio bagno pulito…ma e’ questo che volevo..sentirmi libera di vivere il viaggio. La mia opinione e’ questa: se viaggi mantenenendo le tue abitudini, in costante contatto con il proprio mondo e in hotel a 5 stelle…si e’ turisti con occhi apparentemente pronti a vedere la realta’ di nuove culture ma con il cuore ancora insicuro e chiuso al “diverso”. Ho avuto momenti di sconforto, di rabbia e d’altrettanta gioia e sorpresa… …e rifarei questa esperienza anche domani!
Mi portero’ nel cuore sempre questi ricordi.

Sono grata di aver potuto intraprendere questo viaggio e d’aver avuto accanto una persona col mio stesso sogno che ha condiviso con me tutto questo.

Ringrazio di cuore le persone che hanno condiviso questo blog con noi, letto in silenzio o commentando le nostre esperienze.

Vi lascio con questa frase che condivido:
Il viaggiatore vede quello che vede, il turista vede quello che รจ venuto a vedere. (Gilbert K. Chesterton)

Sunday, December 18, 2011

Fotos New York

New York Dezember 2011

Hier sind wir nun also....die allerletzte Station unserer Weltreise...New York City.

Bereits 1995 war ich mit meiner Familie hier und schon damals hat mich die Stadt tief beeindruckt....und das tut sie immer noch.
Zum Abschluss haben wir uns einmal ein richtig schoenes Hotel geleistet, in umittelbarer Nachbarschaft zum Empire State Building. Das Zimmer ist so sauber, dass man sogar barfuss herumlaufen kann, ohne sich Gedanken ueber einen Fusspilz machen zu muessen!
Da wir nur knapp vier Tage hier sind, koennen wir leider nur die "major attractions" anschauen....Times Square, Freiheitsstatue, Empire State usw., aber seht selbst.....

Morgen gehts dann nach genau 10 Monaten wieder nach Hause.

Mit einem weinenden Auge beenden wir nun unsere Weltreise, auf der wir unzaehlige neue Eindruecke erlebt haben und wahrscheinlich mehr von der Welt gesehen haben wie viele Menschen in ihrem ganzen Leben.
Auf der anderen Seite waren wir vor allem in den letzten zwei Wochen schon recht muede vom Reisen. Immer wieder ein neues Zimmer, eine neue Stadt, neue Menschen und neue Eindruecke zehren dann irgendwann an der Substanz und so freuen wir uns jetzt auch schon wieder auf zu Hause. Familie, Freunde, die eigene Wohnung mit dem eigenen Bad, unsere eigene Kueche mit dem vertrauten Essen...und nicht zuletzt unsere Katze....wir kommen......

New York dicembre 2011

New York ci e’ piaciuta un sacco. Nonostante ci fossi gia’ stata dieci anni ,per me rivederla e’ stato un riscoprirla con nuovi occhi. Credo che New York sia estremamente affascinante e rispetto alla prima volta in cui ci sono stata ho apprezzato vedere la sua multiculturalita’. Cinesi, indiani, africani e mille altre razze formano l’America e questo mi piace un sacco. Sarebbe per me stato interssante da studente aver fatto qui la mia tesi di laurea sui pregiudizi rispetto al “diverso”.
Questa e’ la nostra ultima serata di viaggio , cosi non mi prolungo a parlarvi di questi ultimi giorni…vi metto solo qualche foto da guardare e una nota conclusiva.

Thursday, December 15, 2011

Fotos Uruguay

Uruguay Dicembre 2011

Una volta arrivati a Buenos Aires abbiamo deciso di visitare il vicino di casa: l’uruguay.
Premetto che non avevamo idea di come fosse questo Paese, ne’ di come fosse la sua cultura ma avevamo visto delle immagini di Colonia del sacramento in internet e ci incuriosiva verificare se fosse veramente cosi bella. Con un battello abbiamo attraversato il fiume “Rio de la Palata” e siamo arrivati in questa citta’ romanticissima, la piu’ vecchia dello stato uruguayano.

Le foto in internet non mentivano, Colonia e’ una piccola perla. Le vie in ciottolato, i piccoli negozietti e locali sono preparati con cura ed amore. Lo stile e’ portoghese e spagnolo inquanto Colonia e’ stata in mano alternativamente dei portoghesi e spagnoli fino agli anni dell’800 quando fu assegnata a Rio de janeiro. Ora questa piccolo citta’ vive di turismo ed e’ meta di molti argentini che passano li il fine di settimana. Ho scoperto in internet che e’ gemellata col paese di Feltre.

E’ stato per noi rigenerante stare a Colonia per qualche giorno, abbandonando la stressante Buonos aires. Abbiamo avuto tempo per pensare a questo lungo viaggio e alle cose fatte.

Abbiamo voluto visitare anche la capitale, Montevideo. Si trova a solo due ore di bus da Colonia.
E’ carina e visitabile senza problem a piedi. Un giorno abbiamo girato per il lungo fiume in bicicletta scoprendo che hanno delle spiagge ove bagnarsi.

In Montevideo ho soprattutto scoperto un po’ di quel sud America dei miei stereotipi. Il sabato sera nelle piazza dei vecchietti ballavano con passione il tango,: avevano un piccolo stereo e si dilettavano per ore –tra una pausa e l’altra-a ballare con la loro compagna o amica. La gente era solare ed amichevole ed il tango aveva quel sapore autentico di ballo da strada e non allestito per turisti.

Nel fine di settimana la gente festeggiava il carnevale e a parte i balli improvvisati in strada il sabato sera, la domenica pomeriggio avevano organizzato delle sfilate carnevalesche. Mi ‘e piaciuto vedere la loro gioia ed entusiasmo genuino, tutti potevano partecipare alla sfilata: sia bambini che pensionati, belle donne ed anche brutte, tutti, senza nessuna differenza.

La vita in Uruguay ha ritmi lenti e rillassati. La gente e’ per lo piu’ un misto tra varie culture e questo rispecchia anche la loro apertura nei confronti degli altri.
L’uruguay mi e’ piaciuto molto e fatto emozionare.

Ed anche questa esperienza di viaggio sta per concludersi. Per il lungo viaggio del ritorno era prevvisto uno scalo a New York, cosi ci siamo detti perche’ non fermarsi li qualche giorno prima del decisivo rimpatrio. Cosi oggi siamo arrivati (con un volo Buenos aires-San Paolo- New York) nella grande mela dove l’atmosfera natalizia e’ meravigliosa e ci fermiamo 4 notti !!!! Presto metto qualche foto nel blog cosi vi faccio vedere come’ stupenda in questo periodo.

Uruguay Dezemer 2011

Da es von Buenos Aires nur eine gute Stunde dauert um per Schiff nach Uruguay ueberzusetzen, haben wir uns entschlossen diesem kleinen Land einen Freundschaftsbesuch abzustatten.

Zunaechst gingen wir in Colonia del Sacramento an Land, verblieben aber nur eine Nacht dort, da sich die Hotelpreise am Wochenende verdoppeln, weil die halbe Bevoelkerung von Buenos Aires dort dasselbige verbringt.

Also fuhren wir dann am Samstag in die nette Hauptstadt Uruguays, Montevideo. Die Stadt besteht aus einem kleinen aber recht netten Altstadtviertel, wo sich auch die ganzen Touris - und natuerlich auch wir - tummeln und hat ca. 1,5 Mio. Einwohner. Da Montevideo an einem grossen Fluss liegt, findet sich auch eine sehr schoene Strandpromenade, die wir mit Fahrraedern abfuhren. Dabei sind wir dann auch direkt in eine sehr farbenfrohe Karnevalsveranstaltung reingefahren.

Nach einigen Tagen fuhren wir dann wieder zurueck nach Colonia del Sacramento. Die dortige Altstadt ist als Unesco Weltkulturerbe geschuetzt und das nicht umsonst. Wenn man so durch die kleinen Strassen schlendert, koennte man meinen, man sei irgendwo am Mittelmeer. Der Einfluss der Portugiesen auf diese kleine beschauliche Hafenstadt ist unverkennbar.
Leider mussten wir dann wieder zurueck nach Buenos Aires....es war wieder Wochenende.....

Die letten paar Tage verbrachten wir dann noch in Buenos Aires, aktuell sind wir auf der allerletzzten Station unserer kleinen Weltreise....New York City....

der letzten Eintrag in unserem Blog folgt dann noch....

Saturday, December 10, 2011

Fotos Argentinien 2011

Argentinien November 2011

Nachdem wir uns von Dagmar und Christian verabschiedet haben, sind wir am naechsten Tag wiedereinmal nach Argentinien gefahren.....wir sind ja von Neu Seeland nach Buenos Aires geflogen, haben dort aber nur ein paar Tage verbracht.

Diesmal fuhren wir direkt nach Patagonien, nach San Carlo di Bariloche. Dort angekommen kam mir alles recht vertraut vor, als waren wir mitten im Bregenzerwalg gelandet. Die Landschaft mit Bergen, Nadelwaeldern und Fluessen, die Holzhaeuser, sogar Milkaschokolade gab es an jedem Eck! Nach kurzer Recherche im Internet bestaetigte sich dann unser Verdacht auch gleich...Bariloche wurde von deutschen und oesterreichischen „Auswanderern“ nach dem zweiten Weltkrieg gegruendet....ich ueberlasse jedem Einzelnen die Interpretation .
Das Staedtchen an sich war ganz nett, vor allem bekannt fuer seine heisse Schokolade, welche einfach geschmolzene Schokolade war, ganz ohne Milch. Aufgrund des recht schlechten Wetters bleiben wir dann nicht lange dort sondern zogen weiter Richtung Sueden, nach El Bolson.

Laut Lonely Planet sollte El Bolson ja eigentlich eine Flower Power Stadt sein, von dem sahen wir allerdings nicht viel. Im Vergleich zu Nimbin – in der Naehe von Brisbane, wo alles in buntesten Farben schillerte und die Leute wirklich in ihrer eigenen Welt lebten. Eine kleine TrekkingTour fuehrte uns in einen Nationalpark mit einem wunderschoenen See. Waehrend der ganzen Runde wurden wir dort von einem Strassenhund gefuehrt, der uns zu unserer Verwunderung immer den richtigen Weg anzeigte.

Per Nachtbus – und die sind hier in Suedamerika unglaublich bequem – fuhren wir dann nach ein paar Tagen weiter nach Puerto Madryn, welches eigentlich auf dem Touristenradar nicht wirklich auftauchen wuerde, waere da nich das „Reserva faunistica nacional Valdez. Dabei handelt es sich um eine riesige Halbinsel, wo man eine extreme Artenvielfalt an Vieherln beobachten kann. Neben mehreren dutzend Seeloewenkolonien sahen wir dann gleich mehrfach Orkas. Nett waren auch die Magelanpinguine, die wir aus naechster Naehe beim Nisten beobahcten konnten, einer hatte sogar zwei neugeborene Kuecken auf seinen Fuessen balanciert.
Der Hoehepunkt dort war dann allerdings die Bootstour wo wir Bartwale beobachten konnten. Gegen Ende als wir schon wieder zurueckfahren wollten tauchte einer dieser Giganten mit einem Jungen direkt neben unserem Boot auf.....was fuer ein Anblick. Die Schwanzflosse ist unglaublich riesig, viel groesser als ich mir das je vorgestellt habe, fast doppelt so breit wie unser gesammtes Boot!

Von Puerto Madryn sind wir dann wieder zurueck nach Buenos Aires gefahren, was eine 19 stuendige Busfahrt bedeutete. Per Taxi fuhren wir dann in unser Hotel und wie beim letzten Mal hier versuchte uns der Taxifahrer Falschgeld anzudrehen.
In BuenosAires trafen wir dann auch Rachel und Nick wieder, die zwei Amerikaner, die wir in Cuzco kennenlernten und sind mit ihnen in ein typisches Steaklokal abendessen gegangen. Weiters haben wir dann noch den Friedhof im Recoletta-Quartier besucht und dabei das Grabmal von Evita gesehen.
Eine ganzen Tag sind wir dann noch in Palermo herumspaziert, ein Viertel, das fuer siene Kolonialhaueser, schoenen Parks, Restaurants und Caffes bekannt ist.

Da wir noch mehr als eine Woche Zeit hatten fuhren wir dann mit dem Boot von Buenos Aires nach Uruguay rueber......Bericht folgt in Kuerze....

Argentina novembre 2011

Dopo il cile siamo partiti alla volta dell’argentina………

Da pucon, lasciati Christian e Dagmar, abbiamo passato il confine col bus e siamo arrivati a San martin de los andes. Li siamo stati solo poche ore perche’ avevamo lo stesso giorno il bus per San Carlos de Bariloche. E’ stato bello poter vedere dal bus i tanti panorami fiabeschi del famoso distretto dei laghi.

All’arrivo a Bariloche non abbiamo trovato subito alloggio. Avevamo scelto infatti un paio di ostelli in base al nostro badget medio-basso ma erano pieni, ma alla fine abbiamo scoperto un altro ostello con vista panoramica al lago e ci siamo sentiti subito a casa. Bariloche e’ infatti stata fondata originariamente da austriaci, tedeschi e italiani (si pensa da belluno) e sia lo stile architettonico che la natura ricordano tantissimo i paesi alpini.

Girando per le strade del centro, notiamo che ogni due o tre passi c’e una cioccolateria o dolceria!! Un paradiso per la gola, naturalmente abbiamo provato un cioccolato caldo che fa da perfetto concorrente ai nostri. Bariloche e’ anche detto “la svizzera argentina” proprio per lo stile degli edifici e per il cioccolato! Guardate le foto nel blog se non credete a quel che scrivo e sono sicura che penserete che siamo stati in tirolo e non in argentina!!!

Comunque tutta la Patagonia ci ricorda casa, anche il cibo e’ simile. Quotidianamente la gente mangia carne, ma ce’ anche pasta e pizza. Inutile dire che le bistecche argentine sono tra le migliori al mondo per qualita’….mio dio se sono buone!!!!

Abbiamo poi visitato la cittadina di El Bolson, immersa in un paesaggio di bosco. Ha una popolazione di circa 15 mila abitanti ed e’ molto tranquilla. Abbiamo voluto visitare il parco nazionale “los alerces” per poter godere delle belle giornate di sole. Al parco abbiamo avuto una guida speciale…un simpatico cane che ci accompagnava per i vari sentieri.Nel mezzo del bosco abbiamo incontrato una ragazza che dipingeva sugli alberi, abbiamo chiaccherato con lei e c’ha raccontato che c’e un progetto che incentiva i giovani artisti a dipingere sulla natura! Interessante.

Siamo stati a el Bolson durante il weekend cosi ci siamo inbattuti nel mercatino artigianale della piazza ove si vendevano cose fatte a mano e frutta. La zona e’ infatti famosa per il suo microclima che rende la terra fertile per la coltivazione di fragole, mirtilli eccetera.

Siamo poi andati con un bus notturno (10 orette di viaggio) a Puerto madryn . Puerto madryn e’ una piccola cittadina dalla quale e’ possibile fare un’ escursione alla penisola Valdes.

Quest’ultima e’ una penisola situata lungo la costa atlantica che consiste in una riserva naturale per lo piu costituita da terra arida ed abitata lungo la costa da leoni ed elefanti marini, foche e pinguini. Come amante degli animali non potevo mancare a questo appuntamento. Emozionante e’ stato avvistare le orche saltare tra le onde. Ma ancor di piu’ entusiasmante e’ stato osservare da vicino le balene e il loro “piccolo”. Queste balene sono nel golfo solo nei mesi tra Maggio e dicembre, mesi in cui si riproducono e partoriscono. Mi pare che il piccolo bebe‘ beve da 200 a 250 litri di latte al giorno, niente male vero????

Dalla penisola abbiamo avuto modo di vedere la fomosa isoletta che ispiro’ Antoine de Saint-Exupรฉr nel piccolo principe. Si dice che questo scrittore sorvolando con un piccolo aereo la zona, vide un isoletta dalla forma strana che sembrava un boa con un elefante in pancia. Lo schizzo dell’isola si trova sulle prime pagine del libro. Ringrazio mia zia Annamaria per avermelo regalato da piccola, e’ un libro per bimbi ma che sa dare messaggi di vita interessanti agli adulti.

Dopo Puerto madryn abbiamo deciso di tornare a Buenos aires perche’ le distanze in argentina sono enormi e non avevamo voglia di visitare posti a giorni di bus da noi. Per arrivare in capitale c’abbiamo comunque impiegato 19 ore di bus!!!
Abbiamo visitato alcune zone che non avevamo visto la prima volta, tra cui la zona di Palermo e Recoleta dove si trova un famoso cimitero ove sono sepolte le persone importanti di Buenos aires, tra cui Evita. Con estremo piacere abbiamo reincontrato I nostri amici Rachel e Nick anche loro a Buenos aires come tappa finale del loro viaggio in sud America.

Devo dire che Buenos aires e’ una bella citta’, lasciata un po’ andare purtroppo. La nostra guida, una ragazza del posto, c’ha raccontato che molti edifice stupendi hanno bisogno di ristrutturazione o sono abbondanati a se stessi ma non conviene intervenire. La citta’ ricorda molto Parigi come architettura.
M’e’ piaciuto molto visitare il mercato della domenica che ha luogo ogni domenica del mese nella zona di san Telmo. Ci sono vari stand con artigianato e artisti di strada che danno spettacolo. Interessante vedere persone di tutte le eta’ che si improvvisano venditori ambulanti, camminano per la stada con un cestino di empanadas, panini o di torte e le vendono ai passanti.

Carina e’ anche la zona chiamta “la Boca” con i suoi edifici coloratissimi, la cui origine e’ di cittadini emigranti genovesi. Purtroppo per motivi di sicurezza sono visitabili solo le due vie principali. Tanto sicura Buenos aires non e’….abbiamo beccato in fragrante due donne cercare di aprirci lo zaino che avevamo in spalla ed due taxisti su tre con diverse strategie ci volevano tornare soldi falsi o scambiare i nostril con dei falsi. E’ una cosa tipica per questo mi raccomando se andate a Buenos aires cercate d’ avere i soldi giusti per i taxisti e se rifiutano i vostri controllate il codice che c’e nelle banconote per verificare che vi tornino i vostri e non dei falsi.

Ora siamo da una settimana in Uruguay ove l’atmosfera e’ decisamente piu’ rilassata che a Buenos aires e abbiamo tempo per riflettere su questo lungo viaggio che oramai sta per concludersi….
Presto vi aggiorniamo con le ultime dall’uruguay!! Un abbraccio

Wednesday, November 23, 2011

Foto Cile 2011

Chile November 2011

Nach mehr als neun Monaten Welttourne haben sich nun meine Schwester und mein Bruder fuer 10 Tage zu uns gesellt!

Bevor wir uns alle in Santiago de Chile getroffen haben, waren wir nach der Tour durch die Salzwueste von Uyuni (Bolivien) noch zwei Tage in San Pedro de Atacama. Ein recht nettes Staedtchen inmitten der trockensten Wueste der Welt, weo wir uns ein bischen von den vorangegangen Strapazen erholten.

Von der Nachbarstadt Calama, eine wirklich haessliche Minenstadt, flogen wir dann nach Santiago.
Dort traffen wir uns zuerst mit meinen Bruder Christian, am Tag spaeter folgte dann auch meine Schwester Dagmar. Die Stadt an sich ist zwar ganz o.k. aber ohne besondere Hoehepunkte. Trotzdem hatten wir es eigentlich sehr schoen dort, unsere Mutter sponsorte uns dann auch ein Abendessen, welches wir mit einem typischen suedamerikanischen Apperitiv starteten...."Pisco sour"....zusammen mit den zwei Flaschen wunderbaren argentinischen Weins fuehte es bei uns zu einer recht ausgelassen Stimmung....

Von Santiago aus fuhren wir dann weiter Richtung Kueste nach Valparaiso, einer netten Stadt mit vielen bunt gestrichenen Haeusern. Am ersten Abend hatten wir dann auch Muehe ein Restaurant zum Abendessen zu finden, da montags die meisten Lokale gescchlossen waren. Ein Lokalbesitzer oeffnete dann extra fuer uns sein Restaurant und freute sich wie ein kleines Kind ueber uns!

Zwei Tage spaeter fuhren wir dann per Nachtbus in den Sueden Chiles ins sogenannte Lake District nach Pucon. Dort unternahmen wir dann eine kleine Wanderung, die uns zu mehreren Seen fuerhte. Weiters machten wir noch eine Tour auf Pferden sowie
"Canopy". Dabei gleitet man entlang einem Stahlseil von einem Baum zum naechsten, gesichert durch ein Klettergeschirr, war wirklich ein Spass! An einem Abend waren wir noch in einer Naturtherme mit heissem, vulkanischen Wasser.

10 Tage sind dann leider auch recht schnell vergangen und Christian flog wieder zurueck nach Oesterreich und Dagmar nach Toronto.

Wir fuhren am Tag spaeter weiter Richtung Bariloche, in Patagonien in Argentinien, wo wir nun sind......Eintrag folgt.....

Tuesday, November 22, 2011

Cile 2011: i 4 moschettieri

Dal salar di Uyuni -silvietta nota ora il perfetto italiano :0)- con il bus abbiamo passato la frontiera che ci ha portati in Cile. Abbiamo dovuto lasciare i nostri cari amici con una lacrimuccia ma felici di rivedreli in primavera in austria da noi!

Siamo cosi arrivati a San Pedro de Atacama nel deserto piu' arido del mondo. Ci ha colpito vedere come i localini erano comunque puliti e curati nonostante per strada ci fosse molta sabbia e polvere. Il piccolo paese e' molto caratteristico con edifici e muri bianchi che ricordano un po' lo stile in grecia. Per i vicoli c'erano tantissimi cani dalle dimensioni enormi...e dalle razze bizzarre!

Siamo poi andati solo una notte a Calama, paese di minatori, per poter prendere il giorno dopo un volo per Santiago de Cile. Nella capitale sono arrivati anche Dagmar e Christian i fratelli di Tom! Sono arrivati rispettivamente da Toronto e da Bregenz pieni di entusiasmo e di voglia di scoprire con noi il Cile! Rivederci e' stato emozionante e giustamente.....festeggiante!!!

Abbiamo visitato la capitale e le sue aree, ci sono piaciuti particolarmente il quartiere artistico ed il mercato locale ove abbiamo assaggiato i piatti tipici cileni. Dagmar e' morta dalle risate vedendo un cileno mangiare un piatto intero di cipolle crude con prezzemolo,limone e sale...non osiamo pensare al profumo che emanava l'ometto dopo pranzo!

Siamo poi andati a Valparaiso sull' oceano Pacifico. E' patrimonio dell'umanita' dell'unesco. Ci ha colpiti vedere tante casette coloratissime e vicoli pieni di graffiti, direi che gli artisti si sono sbizzariti in citta'. Abbiamo visitato anche Vina del mar, che si affaccia sull' oceano.

Siamo rimasti sbalorditi dall' estrema cordialita' e disponibilita' dei cileni!! Spesso ci fermavano per strada per chiederci se andava tutto bene e per darci consigli su dove andare e cosa fare! Una signora ci ha lasciato il suo numero di telefono in caso di bisogno dopo 5 minuti che ci conosceva! Un uomo a Valparaiso ha riaperto il suo ristorante alle 11 di sera solo per noi...ed era cosi felice ed entusiasta di averci nel suo locale che c'ha fatto mezza festa...
E' ammirevole e lascia senza parole vedere tanta genuinita' e generosita'!

Con un bus notturno siamo poi scesi a sud e siamo rimasti a Pucon, luogo turistico. Ce' un lago chiamato villarica ed un vulcano innevato meraviglioso!
I giorni a Pucon sono passati velocemente tra un' attivita' e l'altra. Abbiamo fatto del trekking in un parco nazionale che offriva panorami fiabeschi, con laghetti e cascatelle.
Una giornata l'abbiamo trascorsa facendo un giro a cavallo in un villaggio di aborigeni, che vivono solo d'agricultura ed allevamento e si curano solo con metodi naturali. Un'altra facendo canopy e divertendoci come dei bambini !!!

Vorrei ringraziare Dagmar e Christian per aver scelto di condivider con noi una piccola parte del nostro viaggio ed un enorme grazie ai cileni per averci accolto dall'inizio con il sorriso e trattato col cuore in mano!

Sunday, November 20, 2011

Fotos Bolivien November 2011

Bolivien November 2011

.....und das Abenteuer geht weiter...unser erster Stopp in Bolivien war Copacabana, eine kleine Stadt direkt am Titicaca-See, dem hoehst gelegenen See der Welt...knapp 4000m!
Dort trafen wir dann auch Nick und Rachel wieder, zwei ganz sympathische Amerikaner aus Florida, die wir zuvor im Hostal in Cuzco kennengelernt haben. Zusammen haben wir dann eine Tour auf dem See und auf der "Isla del Sol" gemacht. Eine wirklich schoene Insel, die von den Incas als sakrales Zentrum betrachtet wurde.
In Copacabana hatten wwir vielleicht auch das schoenste Hotelzimmer unserer gesamten Reise...mit traumhaftem Blick ueber den See.

Von Copacabana sind wir dann weiter nach La Paz gegangen und haben mit Nick und Rachel die Stadt erkundet, wobei selbige ohne wirkliche Hoehepunkte ist, war aber trotzdem ganz nett.

Weiter gings dann per Zug nach Uyuni, an der Grenze zu Chile, wo wir zusammen mit unseren amerikanischen Freunden eine dreitaegige Tour durch die Salzwueste "Salar de Uyuni" gemacht haben. Das ganze ist der groesste Salzsee der Welt, wobei die Oberflaeche des Sees mit einer so dicken Salzkruste bedeckt ist, dass man darauf mit Allrad-Autos fahren kann. Die Landschaft um diesen See herum ist so beeindruckend wie verschieden....alles gemeinsam ist allerdings, dass es extrem trocken ist...angrenzend fineet sich auch die Atacama-Wueste, die trockenste Wueste der Welt! So erklaert sich dann auch, dass die Landschaft schon fast ein bischen an den Mars erinnert.....drei Tage lang sahen wir keinen einzigen Baum, maximal finden sich ein paar vertrocknete Bueschchen. Trotz der recht unwirtlichen Bedingungen findet sich eine erstaunliche Vielfalt von Tieren die dort leben....angefangen von verschiedensten Flamingos bis hin zu Wuestenhasen. Zusammenfassend kann ich sagen, dass die Salzwueste bisher vielleicht der Hoehepunkt unserer bisherigen Suedamerikatour war!
Danch mussten wir uns dann leider von Nick und Rachel trennen, da wir weiter nach Chile gingen, wo wir nun Christian und Dagmar, meine beiden Geschwister, treffen werden....wird sicher ein Spass!!

Bolivia Novembre 2011

Cari amici, l’avventura procede! Dal peru’ con il bus abbiamo oltrapassato il confine che c’ha portati in Bolivia. Lungo il percorso abbiamo attraversato passi d’alta altitudine ove di tanto in tanto si incontravano piccolo villaggi ove la cruda poverta’ era sotto i nostri occhi.
In Bolivia abbiamo viaggiato insieme ad un’ altra coppia che aveva in mente di visitare gli stessi posti. Nick e Rachel sono una coppia adorabile dalla Florida. Anche loro viaggiano per un anno ed hanno venduto macchina e lasciato la casa in cui erano in affitto per inseguire il loro viaggio da sogno.
La prima tappa e’ stata a Copacabana che si trova sul versante boliviano del lago Titicaca a 3841 metri sul livello del mare. Fa un certo effetto sapere che e’ il lago piu’ alto al mondo! La sua piccola cittadina e l’isola del sol che abbiamo visitato offre panorami spettacolari ove le rovine Inca si sposano con I panorami spettacolari della natura. La gente dell’ isola si sposta con piccolo asini e sembra di vivere indietro nel tempo.
Siamo poi andati a La Paz, la capitale. E’ situata ai piedi di piu‘ valli. E‘ interessante ammirarla dall’alto e vedere tutte le casette che sembrano buttarsi a capofitto dentro un buco. La poverta‘ e‘ anche qui molto palpabile pur essendo la capitale. Un po’ m’ha ricordato le citta’ asiatiche, piene di gente e di traffico. Sinceramente non m’e’ piaciuta molto ma ha comunque un suo fascino.
Le donne in Bolivia indossano sempre un vestito tipico e quasi tutte portano sulle spalle il loro bambino avvolto in una tela colorata. La maggior parte delle persone e’ estremamente riserata ed ha un velo di tristezza nel volto. Cosa molto comprensibile vedendo le condioni in cui alcuni vivono.
Da La Paz siamo andati con un bus mal ridotto e poi con il treno fino ad Uyuni, una citta’ desertica. Da li con due gip siamo partiti con un tour alla scoperta del salario di Uyuni, che consiste nella piu’ grande distesa di sale al mondo – 12.000 Km quadrati. Questo salario 40.000 anni fa faceva parte del lago Minchin ed ora e’ composto da 10 miliardi di tonnellate di sale!!!
Eravamo in un gruppo di 7 persone ed e’ stato divertente condividere con loro l’ esperienza. Il nostro taxista era molto tranquillo e riservato ed una signora ha cucinato per noi cose tipiche. Nei tre giorni di tour abbiamo visto meraviglie naturali da lasciarci a bocca aperta: isole in cui crescevano cactus millenari di 9-10 metri d’altezza, lagune colorate e gayser naturali nel mezzo del nulla !!!
Il ricordo piu’ dolce me l’ha lasciato una simpatatica vecchietta boliviana che mentre festeggiava l’anniversario di nascita del suo minuscolo villaggio (otto famiglie in tutto), era cosi felice che m’ha baciata ed abbracciata come se fossi una sua nipote! Queste sono le piccole cosec he rendono il viaggio piu’ autentico !!!
W la Bolivia!!

Monday, November 14, 2011

Fotos Peru Oktober 2011

Peru Oktober 2011

Von Buenos Aires, welches wir am Ende unserer Suedamerikatour und somit auch unserer kleinen Weltreise ordentlich besichtigen werden, flogen wir in die Hauptstadt Perus, Lima.
In der Jugendherberge angekommen wurden wir dann gleich von „Signor Fransis“, so wurde der Chef dort von seinen Mitarbeitern genannt, ueber die Stadt gebrieft. Was eigentlich recht witzig war, da er die meiste Zeit nur von den diversen Spezialitaeten Perus und wo man sie am besten zu sich nimmt, sprach....man sah es ihm auch an, dass er dass Essen liebt.
Anders als in Asien oder Australien und Neuseeland, hat er uns dann auch ein Karte in die Hand gedreuckt und mit sehr vielen grossen X die Teile der Stadt gekennzeichnet, in denen wir uns nicht blicken lassen sollten, da zu gefaehrlich.

Lima haben wir dann im Endeffekt recht schnell erkundet, soviel gibt es dort dann auch wieder nicht zu sehen. Verwundert hat uns allerdings, dass es recht modern ist, mit vielen noblen Restaurants und Bars wie auch Hotels.

Danach gings dann weiter Richtung Sueden, anch Nazca, zu den weltbekannten Inka-Linien, die erst 1940 auf einem Routienflug eines englischen Ingenieurs entdeckt wurden. Wir folgen dann mit einer kleinen Cessna ueber die Linien, wobei der Pilot das Flugzeug immer seitlich kippen musste, damit man die Linien ordentlich sieht...dabei wurde uns dann allen recht schnell sehr schlecht, aber ok.

Weiter gings dann nach Arequipa, einer wirklich schoenen Stadt. Dort machten wir dann auch eine zweitaegige Trekkingtour durch den Colca-Canyon, welcher der zweittiefst der Welt ist..war recht staubig aber ganz okay.

Den Hoehepunkt unserer Reise bildete dann Cuzco, von wir die weltbekannte Inca-Stadt Machu Picchu besuchten. Diese leigt auf kanpp 3000m zwischen zwei Berggipfeln und ist neben der Jesus-Statue in Rio de Janeiro wahrscheinlich die bekannteste Attraktion in ganz Suedamerika.

Nach der angenehmen Zeit in Cuzco und Machu Picchu fuhren wir dann weiter Richtung Copacabana in Bolivien...Eintrag folgt in Kuerze....

Sunday, November 13, 2011

Peru' Ottobre 2011


W il Peru’
Lasciata la nuova zelanda siamo volati in sud America. La nostra base di partenza e’ stata Buonos Aires, ove abbiamo trascorso un lungo fine di settimana. Ma di questo ve ne parlero’ alla fine del viaggio in sud America perche’ e’ proprio da Buonos Aires che ripartiremo per tornare verso casa. Cosi vedrete foto e avrete i racconti tutti insieme.

Ma ora veniamo al Peru’. Terra di meraviglie inattese.
Abbiamo visitato la sua capitale Lima, una citta‘ con molti contrasti, ove poverta’ e ricchezza convivono assieme. Il padrone dell’ ostello ove dormivamo era di una gentilezza incredibile e c’ha consigliato in quale zone andare ed in quali assolutamente no.
In ostello abbiamo conoscuto gente interssante ed ho fatto amicizia anche con il simpatico peruviano che ci preparava un tipico aperitivo a base di grappa: “pisco sauer”. Mi ha insegnato a prepararlo e quando torno posso farvelo provare…e’ una bonta’.

A Nasca abbiamo visitato le linee di nasca con un piccolo aereoplano il quale faceva giri di 180 grado per poter ammirare al meglio le linee...tutti a bordo hanno avuto un po' di malessere...specie il povero Tom!!

Abbiamo poi proseguito verso Arequipa, una citta’ veramente bella, dall’ architettura europea. Ha molte chiese e monasteri visitabili. Il monastero di santa Catalina e’ meraviglioso, con stradine ed edifici dai colori vivaci e forti. E’ mantenuto benissimo, abbiamo passato delle ore al suo interno fotografando ogni suo angolo carttereistico e cercando di immaginare la vita delle giovani monache che l’abitavano.
Religione,devozione e tradizione sono molto forti ad Arequipa ed in peru’ in generale, non e’ stato difficile essere coinvolti dalla festa religioso-popolare della domenica. Nel mese d’ottobre la gente fa anche un giorno intero di pellegrinaggio a piedi nudi, per kilometri e kilometri, in onore ad un santo del paese.
Ad Arequipa abbiamo fatto un trekking nel Colca canyon per tre giorni. Questo canyon e’ il secondo piu’ alto al mondo E’ stato estenuante, sveglia alle 3 o alle 5 del mattino e camminate per ore per ore in terra arida e polverosa. Comunque e’ stato spettacolare vedere i condor volare con eleganza sopra le nostre teste e poter conoscere piu’ a fondo la cultura peruviana, chiacchierando con Silvia, una ragazza del posto che accompagnava il nostro gruppo.

Siamo poi andati a Cusco, citta’ meravigliosa e dichiarata patrimonio dell'Unesco. L’ altitudine un po’ si e’ fatta sentire, ma senza problemi a parte un po’ di mal di testa e di stomaco. Le cose che offre la citta‘ erano troppo interessanti per farsi mettere giu‘!
Cusco fu la capitale dell'impero Inca. M’ha fatto pensare e m’ha colpito vistare le rovine del tempio Inca che si trova nella parte alta della citta’.
A Cusco abbiamo passato del tempo con un ragazzo del Ticino ed assieme a lui abbiamo visitato mercati locali e mangiato in locali tipici. Favoloso il pollo cotto allo spiedo e i maialini d’india…cosi croccanti…gnam!! Dai scherzo, ad assaggiare i maialini d’ india non ci sono riuscita. Pero’ vi diro’ cha la carne d’ alpaca e’ molto buona.

Da Cusco abbiamo visitato il Machu Picchu, che e’ veramente spettacolare. Siamo saliti alle 6 di mattina per evitare la massa di turisti ma devo dire che nell’arco di poche ore c’era gia gente ovunque. Nonostante tutto, merita vederlo. Abbiamo scalato anche il monte Machu picchu dal quale si poteva avere una stupensa panoramica della citta’ inca.

La nostra ultima tappa in Peru’ e’ stata Puno. Non c’e piaciuta per niente e per fortuna eravamo solo di passaggio per un giorno. E’ una cittadina strapiena di traffico e con una via centrale turistica e poco interessante.

In conclusione il Peru‘, la sua gente, la sua storia, le tradizioni e la cucina mi sono piaciuti tantissimo, consiglierei a tutti di visitare questo paese!

Friday, October 14, 2011

Fotos New Zealand 2011

Neu Seeland 2011

Im Gegensatz zu Australien, wo wir aussergewoehnlich schlechtes Wetter hatten, war es in Neu Seeland recht schoen und wider aller Erwartungen recht mild.

Nach einem kleinen Scharmuetzel am Flughafen von Melbourne konnten wir doch noch unser Fjugzeug besteigen und kamen am fruehen Abend in Auckland an.
Am naechsten Tag pilgerten wir dann von einem Autoverleih zum naechsten, schlussendlich entschieden wir un fuer eine alten Toyota Corolla.

Wir sind dann auch am gleichen Tag weiter nach Hamilton gefahren. Die Stadt an sich ist zwar nichts besonderes, allerdings spielte gerade an diesem Tag die Rugby Nationalmannschaft von Neuseeland im Rugby Wolrd Cup gegen Japan in dieser Satdt. Die Stimmung dort war natuerlich einzigartig - wie auch die restliche Zeit in Neu Seeland. Neu Seeland als Gastgeber der Weltmeisterschaft mit einem der staerksten Teams ueberhaupt war schon was besonderes. Nachdem wir uns erstmal ueber die Regeln schlau machen mussten, verfolgten wir dann auch das eine oder Match...im Fernsehen allerdings.

Von dort haben wir dann eine recht grosse Runde ueber die halbe Nordinsel gemacht, in drei Wochen haben wir knapp 4000 km zurueckgelegt. Waehrend dieser Zeit haben wir dann langsam verstanden, wieso so viele Leute von Neu Seeland so begeistert sind.
Auf den zwei Inseln findet man vom tropischen Badestrand ueber alpines Hochgebirge mit besten Skigebieten bis hin zu einer reichen Vulkanlandschaft mit unzaehlbaren warmen Quellen extrem viele Facetten.

Weiters kommt noch hinzu, dass die Leute hier sehr offen, interessiert und freundlich sind. Man wird ueberall angesprochen und man hat auch wirklich das Gefuehl, dass man willkommen ist. Eine Familie, die wir in Thailand kennenlernten hat uns dann auch zu sich nach Hause eingeladen, hervorragend bekocht und uns wirklich das Gefuehl gegeben, sich gefreut zu haben.
Nach der Zeit in SO-Asien, Australien und Neu Seeland kommen einem die Europaer doch recht verschlossen vor....die einen mehr, die anderen weniger, aber halt doch.

Ich werde jetzt nicht alle Orte aufzaehlen, woi wir waren, geniesst einfach die Fotos und die wunderbare Landschaft.....

next stop....Suedamerika, Buenos Aires....

Nuova Zelanda 2011

In nuova zelanda siamo stati fortunati…a parte un paio di giorni di pioggia per il resto abbiamo avuto giornate primaverili e soleggiate!!
Siamo arrivati nella capital ad Auckland, una citta’ veramente bella ed a misura d’uomo. Ci sono spazi verdi e molte cose da fare e locali molto carini. (Non abbiamo messo foto della citta', sorry). Da li siamo partiti con an’auto noleggiata alla scoperta di questo meraviglioso paese.

La nostra prima tappa e’ stata presso la citta’ di Hamilton dove l’allegra atmosfera dei campionati mondiali di rugby ci ha coivolti. Si respirava un’ aria di festa e nella piazza c’erano bambini che cantavano e danzavano la tipica danza maori “haka”. Per tutta la nostra permanenza in nuova zelanda abbiamo visto turisti e fans di tutto il mondo girare e seguire la loro squadra nazionale.
Abbiamo poi potuto visitare le affascinanti Waitomo caves, un’enorme complesso di grotte formatesi 30 milioni d’anni fa dall’ erosione dell’ oceano pacifico! E’ stata unica l’esperienza d’entrare in una grotta il cui soffitto era tappezzato di luci blu. Ci sono infatti degli insetti chiamati glow-worm che sono luminescenti come le lucciole.

Con la nostra vecchia Toyota siamo poi andati a Matamata, lo spettacolo che la natura offre ci ha lasciati a bocca aperta. Distese e vallete d’erba verde tenuta perfettamente tagliata dalle pecorelle e dalle mucche che le popolano. A Matamata abbiamo fatto visita ad un’adorabile famiglia che avevamo conoscuto in malesia. La loro ospitalita’ e il loro enorme cuore ci ha conquistati e probabilmente ci verranno a trovare in Austria in futuro!
Vicino Matatmata abbiamo fatto un tour sul set del film “il signore degli anelli”, devo dire che mi sono sentita a mio agio nel villaggio degli hobbit…le porticine sembravano fatte su misura per me!!!
Abbiamo poi percorso la penisola Caromandel, dove montagne,valli e spiagge sono insieme! Un paesaggio da favola! Da come descrivo la nuova zelanda noterete il mio entusiasmo per questa terra…ebbene si …me ne sono innamorata!!!!!!!!!!!

Abbiamo poi passato alcuni giorni a Rotorua, una citta’ d’origine vulcanica famosa per i suoi gayser. Mi ha sorpreso vedere un po’ ovunque getti d’ acqua bollente che evaporavano poi nell’aria creando un’atmosfera che definerei mistica!! Il solfato che fuoriesce rende l’aria della citta’ puzzolente, ma devo dire che ci si abitua senza problemi. La citta’ e’ anche sede della cultura maori.
C’ha fatto piacere vedere, come a differenza che in Australia, qui la gente aborigena sembra –almeno ai nostri occhi – ben integrata.

Ora non continuo a citarvi tutte le nostre tappe, anche perche’ immagino che la meta’ di voi si sia gia’ fermata con la lettura e stia guardando solo le foto :0). Vi dico solo che i laghi della nuova zelanda e le possibilita’ di trekking che offre sono per me unici. Incredibile il Tongariro national Park.
Abbiamo passato ore passegiando per le sue montagne , ammirando l’arte dei pescatori e cercando di fotografare le timidissime pecore :0)!!!

Devo dire che la nuova zelanda e la sua gente mi hanno lasciata positivamente sorpresa ed un pezzetto del mio cuore e’ rimasto li. Arrivederci nuova zelanda!!!!

Tuesday, September 27, 2011

Fotos Australisches Outback - September 2011

Australisches Outback September 2011

Nachdem uns das Wetter an der australischen Ostkueste also nicht wirklich verwoehnt hat, war es Zeit, in die Sonne zu fahren bzw. zu fliegen.

Wir liessen Cairns hinter uns und flogen direkt hinein ins australische Outback. Alice Springs ist zwar die Metropole schlechthin hier, im Umkreis von...sagen wir 1500km, gibts da nicht wirklich viel, trotzdem hat die Stadt nur 30000 Einwohner.
In Alice, wie die Bewohner ihr Staedtchen liebevoll nennen, blieben wir vorerst nur eine Nacht. Nachdem wir uns mit viel Proviant versorgt hatten, fuhren wir die 440 km nach Uluru, Ayers Rock.
Gleich nach der Ankunft sind wir dann zum sunset point gefahren, um den Sonnenuntergang anzuschauen....und was das fuer ein Ereigniss ist. Mit der untergehenden Sonne im Ruecken schaut man auf den knallroten Felsen, ein unglaubliches Bild.
Die Nacht war dann recht frisch, kalte 1'C und ein starker Wind haben uns doch ein bischen frieren lassen. Am naechsten Tag fuhren wir dann direkt zum Ayers Rock und spazierten an dessen Basis zwei Stunden herum. Dabei kann man dann auch die Felsmalereien der fruehen Aborigines, den Ureinwohner Australiens, bestaunen.
Am Nachmittag fuhren wir dann weiter nach Kata Tjuta, den sogenannten "twin olgas", eine aehnliche und nicht weniger spektakulaere Felsformation in dieser Gegend. Im Gegensatz zum Rock, der ein riesiger Monolith ist, bestehen die "olgas" aus Konglomeratstein. Nach einer kleinen Wanderung durch diese fantastische rote Felslandschaft konnten wir auch dort den Sonnenuntergang bestaunen!

Am folgenden Tag gings wieder ein paar hundert Kilometer durchs outback. Imposant ist das allemal, man faehrt durch eine Landschaft mit unglaublich rotem Sand und Felsen in der dann einige wenige Pflanzen ihr karges Dasein fristen. Die Kombination aus rotem Sand, gruenen Pflanzen und azzurblauem Himmel sind wirklich extrem schoen!
Am Kings Canyon angekommen entschieden wir uns, gleich die Wanderung durch den Canyon zu machen. Der Canyon ist zwar recht klein, vielleicht ein paar Kilometer im Laengsverlauf, trotzdem den kleinen Umweg auf jeden Fall wert, aber die Fotos sagen alles.

Am naechsten Tag fuhren wir dann zurueck nach Alice, um dort unseren ersten Hochzeitstag zu feiern. Irgendwie wollten wir den eher in einer Stadt feiern, als im Nirgendwo.

Von Alice Springs flogen wir dann weiter Richtung Sueden nach Melbourne, wo wir allerdings nur zwei Naechte verbrachten. Den einen Tag, den wir somit dort hatten verbrachten wir mit Sightseeing und am Abend wurden wir noch von Freunden von Gemma's Familie zum Abendessen eingeladen, was wirklich nett war.

Am Flughafen von Melbourne machte dann der Check-in ein wenig Probleme, schlussendlich konnten wir aber doch noch nach Neu Seeland fleigen, wo wir uns nun befinde......Eintrag folgt....

outback australia -inizio settembre 2011-

Ciao a tutti, forse e' tempo che vi aggiorni sull' ultima settimana in autralia!

Secondo il mio parere in australia merita venirci solo per vivere un po' dell' outback. L'australia di per se non mi ha affascinata tantissimo, i paesi lungo la costa sono carini ma privi di carattere dal mio punto di vista e ci sono lunghe spiagge...ma non credo valga la pena venire fino in australia per le spiagge a meno che non si sia un surfista.
Pero' questo e' il mio personalissimo parere.

L' outback pero' m' ha emozionata. Percorrere per ore e per miglia una strada dritta e infinita nel mezzo del rosso deserto, fa riflettere e ci si innamora delle sue dune e della sua natura secca e selvaggia.

Ho passato ore a guardare terre piatte e desertiche ma dai colori caldi. Abbiamo visitato Ayers rock, la montagna sacra degli aborigeni. Questa terra appartiene infatti a loro ed usavano la montagna come sede ove dormire, cucinare e tramandare la loro cultura da padre in figlio.

Abbiamo poi fatto un trekking a "the olgas" o Monte Olga che e' ancora piu' intrigante e da lasciare senza fiato per la sua immensita' e natura. Anch' esso e' considerato sacro dagli aborigeni.
L'enorme formazione rocciosa comprende 28 cupole costituite da granito, basalto e scisto. La cupola piu' alta e' appunto il monte Olga (545 metri) da cui prende il nome.

Infine siamo stati al kings canyon...ma non vi dico molto, le foto parleranno da se'. ...ne e' valsa la pena esserci stata!!

Ora siamo da circa due settimane in nuova zelanda.

Un abbraccio

Saturday, September 3, 2011

Fotos Australien 2011

Australien August/September 2011

Nach mehr als 6 Monaten in Asien, wo wir zugegebenernmassen am Ende schon etwas muede waren, freuten wir uns schon riesig auf einen neuen Kontinent.

Vorweg muessen wir vielleicht sagen, dass wir in Asien viele Leute trafen, die zuvor schon in Australien waren und nur das Beste zu berichten wussten. Weiters trafen wir auch einige Autralier auf unserer Reise und eigentlich ausnahmslos alle waren ungeheuer freundlich und offen, einige luden uns sogar ein, sie zu besuchen.

Erste Stadt war Darwin, ganz im Norden von Australien, eigentlich wollten wir dort primaer gar nicht hin, da aber der Flug dorthin von Bali fast geschenkt war, dachten wir uns, dass es nicht schaden koennte.
Die Stadt an sich ist ganz nett, auch fuer die Aussies stellt Darwin eine tropische Urlaubsdestination dar, mit schoenen langen Straenden und einigen hervorragenden Nationalparks in der Umgebung. Als wir am Morgen um 8 Uhr in der Stadt ankamen, sahen wir bereits einige Einheimische am Bier trinken in den dutzenden Bars, ein sympathisches Volk!

Nach dem halben Jahr in Asien, wo fuer europaeische Verhaeltnisse alles recht billig ist, holte uns Australien recht flott auf den Boden der Tatsachen zurueck. Obwohl wir bereits vorher wussten, das es doch etwas teurer werden wuerde, haben wir nicht damit gerechnet....eine einzelne Banane fuer 2,50Euro war da noch ein richtiges Schnaeppchen!
Mit dem strauchelnden Euro und dem starken australischen Dollar kostet fuer uns aktuell alles ungefaehr doppelt so viel wie noch vor knapp zwei Jahren. Das war dann auch der Grund weswegen wir uns einige schoene Ausfluege schlicht und einfach nicht leisten konnten. Ein Tagesausflug in einen Nationalpark um 350Euro pro Person war uns dann doch zuviel.

Von Darwin sind wir dann nach Sydney gejetet, wobei das ca. 5 Stunden Flugzeit dauert, ueberhaupt sind die Distanzen in Australien gigantisch. 500km mit dem Auto ist fuer den Aussie „ just around the corner“. Das waere so wie wenn ich sagen wuerde Wien ist von Bregenz aus gleich ums Eck.
Sydney hat uns wirklich gut gefallen, wenngleich das Wetter dort, da Winter, deutlich kuehler war, als wir das von den letzten sechs Monaten her gewoehnt waren. Leider hat es auch einige Male recht heftig geregnet, was aber kein Problem war, es gibt auch genug Dinge, die man indoor machen konnte. Die Stadt schmiegt sich an einen Fluss bzw. eine Meeresbucht an, so dass man viele Straende und Promenaden in der Stadt findet, die dann gespickt sind mit netten Bars und wirklich guten Restaurants.
Das weltbekannte Opernhaus und die im Hintergrund verlaufende HarbourBridge komplettieren dann das Bild der Stadt.

Was Sydney aber auch den restlichen Teil von Australien, den wir gesehen haben, so reizvoll macht ist die Kombination von Staedten, Straenden und Nationalparks und den unkomplizierten und offenen Menschen hier. Es ist voellig normal hier, dass man an der roten Ampel von Leuten angesprochen wird, die dich dann auch gleich mit Tipps zu Sehenswuerdigkeiten versorgen oder dir sonst irgendwie helfen wollen.

Nach fuenf Tagen in Sydney, in die auch der 30. Geburtstag von Gemma fiel, haben wir dann einen kleinen Camper gemietet und sind 3000km Richtung Norden bis nach Cape Tribulation gefahren.
Leider hat das Wetter ueberhaupt nicht mitgespielt, obwohl eigentlich Trockenzeit sein sollte, hat es geregnet wir aus Kuebeln, einmal so stark, dass auch noch unser Bett im Auto nass wurde.
Wetterbedingt konnten wir dann auch einige obligatorische Highlights wie Fraser Island oder Whitsunday Islands nicht besuchen. Ganz im Norden oben wurde das Wetter dann zwar besser, dort war dann der Wind aber so stark, dass auch der geplante Tauchtripp aufs Great Barrier Reef nicht moeglich war. Naja was solls, wir hatten bisher trotzdem eine wunderbare Zeit und die Dinge, die wir jetzt nicht machen konnten, holen wir dann halt ein anderes Mal nach.

Ach ja, offensichtlich gab es einige Probleme mit den Fotos. Wir haben jetzt das Format der Bilder etwas veraendert, wir hoffen, dass es jetzt wieder funktioniert.

Bis zum naechsten Mal

Australia agosto/settembre 2011

Da Bali siamo volati alla scoperta dell‘ australia. Siamo arrivati al sorgere del sole e scesi dall’aereo ho sentito un’ aria tiepida avvolgermi. Eccoci a Darwin, posizionato sulla parte nord dell’ immenso territorio australiano. Mi sento emozionata e piena di voglia di vedere nuove cose.
Darwin di per se’ non e’ una citta’ turistica, in quanto non ce’ niente di particolare…ma era il volo piu’ comodo ed economico per noi. Con immensa gioia al nostro arrivo siamo andati in un grande supermercato che era giusto di fronte il nostro ostello…che sogno rivedere affettati, formaggi, bistecche, pane, latte e yogurt!!! Questo cibo mi mancava un sacco in asia e finalmente lo rimangiamo…che gioia del palato !!! A Darwin abbiamo avuto il primo contatto coi locali e ci ha divertito vedere gente di tutte le eta’ bere birra a tutte le ore del giorno. Seduti sui banconi dei pub anche di lunedi mattina con una bella caraffona di birra…coi loro cappelli in pelle in testa…che personaggi quasi da film.
Per la citta’ giravano anche molti aborigeni. Suonavano il loro dijierdoo –strumento tipico- lungo la strada per raccimolare qualche dollaro. Darwin sembra interessarsi molto agli aborigeni e la citta’ incentiva mostre d’ arte e festival per esporre la loro arte. Ho visto dipinti molto belli ed in ogno quadro era anche appesa la foto e nome dell’ aborigeno che l’ha dipinto. L’ ho trovata un’ idea molto bella per dare autostima a queste persone ancora lasciate in disparate e spesso emarginate. Cosa che se ci pensiamo e’assai contradditoria, loro sono gli autoctoni che si trovano ora a sentirsi fuori luogo e che hanno bisogno d’ integrarsi.
Siamo poi volati a Sydney dove abbiamo trascorso qualche giornata girando la citta’ a piedi. Sydney e’ una citta’ stupenda, piena di verde,di zone tranquille e vivibili e di locali che offrono una varieta‘ internazionale di buon cibo. Abbiamo fatto una capatina anche al cinema 3D, che si dice abbia lo schermo piu’ grande al mondo. Piacevole e’ anche la zona fuori citta’ di Manly beach ove abbiamo visto una miriade di persone surfare tra le onde. Si respirava un’ aria famigliare e tranquilla, molte coppie passeggiavano coi loro cani o faceva jogging.
Per festeggiare il mio compleanno ho pensato di fare una cosa d‘ adulti...vista l’ eta’…siamo andati al museo storico…scherzoooo….ovviamente siamo andati in un parco a vedere per la prima volta canguri e koala!! Accarezzare le tranquille mamme canguro coi loro cuccioli e’ stata un’ emozione. I koala stavano invece in cima agli alberi a dormire pacifici, tutti accocolati ai rami.
In ostello abbiamo conoscuto molti giovani che cercavano un lavoro e volevano trasferirsi a Sydney per sempre. Molti stavano coi loro computer nella cucina comune e cercavano speranzosi un posto dove lavorare. Abbiamo conoscuto un ragazzo da Mantova che col sorriso c’ha raccontato il suo primo mese in Australia. E’ partito con la speranza di poter fare il pompiere a Sydney e ci racconta che si e’ preso un anno e mezzo per provarci. Per ora sta imparando l’ inglese e fa qualche lavoretto..ma credo che col la sua grinta ce la fara’. Un altro ragazzo tirolese invece si e’ trasferito per poter continuare il suo lavoro da mugnaio, cosa che in italia non e’ piu’ possibile. Queste sono solo due di tante storie di ragazzi con un sogno e del loro coraggio di lasciare tutto per amore- amore per una professione.
Ma torniamo al viaggio, a Sydney abbiamo poi nolleggiato un piccolo camper per iniziare il nostro percorso lungo la costa est. Ci siamo presi tre settimane e abbiamo potuto visitarla con calma…peccato per la pioggia che sembrava seguirci affezionata quasi ogni giorno!
Ora non mi metto a descrivervi tutte le tappe che abbiamo fatto, altrimenti ci vorrebbero 10 pagine, ma vi dico le cose piu’ interessanti dal mio punto di vista. A parte le tappe classiche, mi e’ piaciuta un sacco Hunter Valley, la zona dei vini australiani. Il paesaggio e’ incantevole ed era strano vedere tra le vigne…tantissimi canguri saltellare di qua edi la’. Molti ci guardavano incuriositi e poi scappavano via. Da buon gustai non ci siamo fatti mancare una degustazione di vini e devo dire che erano degni di rispetto.
A Port Macquaire abbiamo fatto visita ad un ospedale per koala. I reparti consistevano in giardini con alberi dove i koala in trattamento si riposavano. Alcuni erano stazionari, perche’ ad esempio con una gambina amputata non avrebbero vita facile fuori, mentre altri erano solo in cura e appena possibile sono rimessi in liberta’.
A Nim Bin, paese degli hippy, abbiamo visitato una coppia che avevamo conoscuto in malesia. E’ stato bello rivederli. Il paese e’ unico …sembra di vivere al tempo degli hippy, tutto e’ alternativo e ci sono negozi dove vendono erbe magiche.
Prima di visitare Brisbane, altra citta’ veramente bella, abbiamo fatto visita ad un mio vecchio amico di scuola, Andrea. Insieme a lui e alla sua simpatica futura moglie, Mills, abbiamo passato una piacevole serata insieme. E’ stato interessante vedere come Andrea si e’ ambientato bene e vive la sua vita australiana.
A Tin Can Bay, abbiamo potuto dare da mangiare ad un paio di delfini selvatici. La loro storia e’ interessante, da tre generazioni alcuni delfini ogni mattina arrivano in una baia per ricevere qualche pesciolino. All’ inizio erano i pescatori a dar loro pesce ed ora sono dei volontari a farlo ed a supervisionare i turisti. Noi siamo arrivati alle 7 di mattina e loro erano gia’ in riva, mentre aspettavano giocavano tra di loro…poi sparivano per qualche minuto e poi ritornavano. Alle 8 eravamo autorizzati a dar loro uno spuntino e dopo averlo ricevuto con eleganza sono andati via.
Per ora piu’ che l’australia di per se’ mi sono piaciuti gli australiani, gente aperta e cordialissima. E che dire del loro modo d’ essere…passeggiare per strada a piedi nudi e’ normalissimo, entrare nei negozi a piedi nudi, ma perche’ no? In Australia non credo ci sia una moda, ognuno va in giro vestito come gli pare…ed ho visto di quelle cose inpensabili…uomini con pantaloni cosi corti da sembrare in boxer ma con un maglione di lana e degli infradito! Non si vede una pesona vestita con un minimo di gusto neanche a pagarla oro…lo trovo divertente. Anzi come direbbe un’ australiano…no worries…non preoccuparti, comunque sei vai bene!!

Saturday, August 6, 2011

Fotos Bali - Lombok - Gili Air

Bali-Lombok-Gili Air-Bali

In ca. zwei Stunden werden wir an den Flughafen fahren und Asien nach fast 6 Monaten hinter uns lassen um Australien zu erkunden.

Vorher aber noch ein paar Worte zu unserer letzten Etappe hier in Asien. Nachdem Singapur doch ein bischen teuer fuer uns war sind wir nach Bali geflogen.

In Denpasar angekommen und natuerlich nach dem obligatorischen Spielchen mit den Taxlern sind wir dann nach Ubud im Inneren der Insel gefahren. Ubud ist vor allem fuer seine wunderschoene Landschaft, die gruenen Reisfelder und seine Handwerkskunst in Bali bekannt. Als grosses touristisches Zentrum verfuegt es natuerlich auch ueber eine entsprechende Infrastruktur mit diversen Restaurants und Bars. Insgesamt muss ich sagen, dass es sich hier schon recht gut aushalten laesst, man findet viele kleine und auesserst nett eingerichtete und gute Restaurants und Bars, wo man gerne den halben Tag nur damit verbringen kann, den vorbeilaufenden Leuten zuzuschauen.....und wir haben so manchen "halben" Tag damit verbracht.

Da wir jetzt schon seit fast 6 Monaten in Asien unterwegs waren, sind wir auch ein bischen muede von Asien geworden, dementsprechend haben wir es hier eher etwas lockerer genommen. Trotzdem haben wir einige schoene Ausfluege in die Umgebung gemacht und auch wieder einen Kochkurs.

Von Bali sind wir dann auf die Nachbarinsel Lombok gefahren, wo wir vier entspannte Tage mit Strand und Meer verbracht haben. Eigentlich wollten wir dort auch einmal auf einen Vulkan laufen, Gemma hatte aber kleine Probleme mit ihrer Wade und deswegen ist dann daraus nicht geworden...auch in Ordnung.
Von Lombok aus sind wir noch fuer drei Tage auf eine andere winzige Insel gefahren - Gili Air. Dort gingen wir wieder einem unserer liebsten Hobbies nach und gingen tauchen.
Von Gili sind wir dann wieder zurueck nach Ubud gefahren. Eigentlich wollten wir hier nur mehr ein zwei Tage bleiben, da ich aber einige Probleme mit dem Visum fuer Australien hatte, wurden es im Endeffekt nochmals fuenf.
Gluecklicherweise hat das Computer System des australischen immigration office mich nun endlich auch fuer wuerdig erklaert, Australien zu bereisen und somit gehts heute um 2uhr frueh endlich nach Australien, erster Stopp dort wird Darwin sein.

ach ja, vielleicht zur Erklaerung. Der Cafe, den wir auf einem der Bilder so genuesslich schluerfen ist der sog. "Kopi Luwak". Dieser zeichnet sich dadurch aus, dass die noch rohen Bohnen von einem kleinen Nagetier gefressen werden, dann, nachdem sie verdaut worden sind, wieder ausgeschieden werden um dann eingesammelt und zu Cafe gemacht zu werden. Schmeckt aber gar nicht schlecht!

Bis dann

Friday, August 5, 2011

Bali- Lombok- Gili Air

Eccomi qui, dopo la malesia abbiamo deciso di visitare l' indonesia. In realta' ci siamo limitati a visitarne solo una piccolissima parte. Siamo stati alla famosissima Bali, all' isola di Lombok e all' isola Gili Air.

Ma iniziamo da Bali, l' isola degli aquiloni. Innanzittutto voglio mettere in chiaro, per chi volesse venirci un giorno, che nell' isola vale la pena venire per essere coinvolti dalla sua cultura ed arte e nell' atmosfera religiosa che accompagna i giorni nell' isola. Non e' di certo famosa per il suo mare e le sue spiagge che lasciano molto a desiderare e in cui non 'e piacevole fare il bagno in quanto ci sono enormi onde. Per questo e' pero' molto amata dai surfisti!

Consapevoli di questo, Tom ed io non siamo stati in una zona lungo la costa, bensi abbiamo trascorso 10 giorni nella zona culturale dell' isola. Siamo stati ad Ubud, il secondo centro turistico dell' isola, dove e' possibile fare gite nei d' intorni ed immergersi un pochino di piu' nella vita locale. Naturalmente Bali essendo cosi famosa e' super turistica e non e' cosi ovvio stare a contatto con la gente del posto...


Siamo stati in una guest house molto carina a gestione famigliare ed abbiamo realizzato come la famiglia sia strutturata come un clan. Tutti lavorano assieme e vivono all' interno della stesso cortile.
Le case a Bali sembrano dei templi, ovvero hanno un cortile interno con un altare in onore agli dei ed intorno hanno delle stanze-casette dove hanno la cucina e le varie camere. Girando per le stardine di Ubud, all' inizio mi sono detta: "cavolo che esagerazione di templi...uno dopo l'altro!!" Poi ho realizzato che non erano templi veri e propri bensi giardini delle case private e guest house! Comunque sia a Bali si contano piu o meno 20.000 templi, non male.

Bali e' infatti un' isola in cui ha un ruolo predominante l'induismo animista, dove, viene sรฌ adorata la celebre trinitร  induista composta da Brahama, Shiva e Vishnu, ma compare anche un dio supremo chiamato Sanghyang e soprattutto viene data una grande importanza agli spiriti, che sono presenti ovunque e a cui i balinesi porgono offerte in vari momenti della giornata.
Fuori di ogni singolo negozio e all' interno dei cortili delle case, le donne porgono offerte agli dei. Preparano un cestino in foglie di palma, lo riempiono di fiori ed offrono un pezzo di pane o un biscotto agli dei, coronando il tutto con un bastoncino d' incenso. Fanno offerte la mattina e la sera, con estrema devozione.
E' facile imbattersi per le strade in uno delle tante celebrazioni o feste religiose, quasi sempre apparentemente gioiose.

Ad Ubud abbiamo affittato una vespa ed abbiamo girato per visitare i suoi templi e per immergersi nelle sue verdissime risaie. Girando per la periferia e' decisamente piu' facile fare due chiacchere con gli abitanti del posto, che sono estremamente cordiali e disponibili. Se ci fermavamo con la mappa in mano, nell' arco di tre secondi si fermava qualcuno e ci offriva il suo aiuto. Spesso c' hanno addirittura accompagnati sul posto dove eravamo diretti! Una cortesia che c'ha lasciati senza parole!

Ci siamo divertiti facendo un corso di cucina, che non era molto frequentato per nostra fortuna...eravamo solo noi due con un cuoco balinese e le sue due aiutanti. E' stato interessante conoscere i piatti e prodotti locali, che sicuramente riproveremo a casa!

Dopo Bali siamo andati nell' isola vicina. Lombok non e' frequentata dal turismo di massa ed e' decisamente piu' genuina e tranquilla. Abbiamo trascorso li qualche giorno ed abbiamo frequentato spesso un ristorante italiano...ebbene si...la voglia di pizza e pasta dopo mesi d' asia ..si e' fatta sentire eccome. Il proprietario, il signor Alberto, ci ha trattati da re' ed aveva un locale in riva in spiaggia da sogno! Anche a Lombok con una vespa abbiamo girato un po' la costa, che mi ricordava un po' la costa amalfitana con le sue strade strette e le mille curve sospese sopra il mare.

Poi abbiamo proceduto per l' isola di Gili Air. Quest' isola e' veramente calma, non ci sono mezzi di trasporto a parte dei piccoli carretti trainati da cavallini.
La spiaggia e' veramente paradisiaca ( fa un baffo a Bali :0)! ). Appena arrivata mi sono fiondata in mare e facendo snorkeling ho visto un cavallino marino...e miriade di pesci. Mio dio, ero l' unica idiota in acqua che parlava da sola indicando a se stessa i pesci, alle volte mi entusiasmo troppo, lo so!
Abbiamo fatto solo un' immersione ed abbiamo avuto la fortuna di vedere alcune tartarughe ed un paio di squaletti.

Ora siamo tornati a bali per qualche giorno, perche' da qui stanotte voleremo per l' australia. Dopo 5 mesi e mezzo d' asia...abbiamo voglia di cambiare e di iniziare una nuova avventura.

Sunday, July 24, 2011

Fotos Singapore July 2011

Singapur Juli 2011

Von Singapur hat man ja immer die klassischen Vorurteile, dass alles moegliche verboten sei und alles so sauber ist, dass man sogar vom Boden essen kann.....und es ist wirklich so!
Vielleicht sind diese Vorurteile ein bischen uebertrieben, aber im Grunde entsprechen sie dem Bild der Stadt. Man findet alle moeglichen Verbotsschilder, auch wenn man schon etwas genauer hinschauen muss und sauber ist es alle mal - mit Abstand sicher die sauberste Stadt in Asien bisher.
Mein Lieblingsverbotsschild war uebrigens "No durian" in der Metro. Durian sind melonengrosse Baumfruechte, die fairerweise wirklich etwas unangehm nach Kaese riechen, aber es gleich ganz verbieten....das waere wie wenn man in Vorarlberg den Raeskaese verbieten wuerde!
Da Singapur sauteuer ist, ist es vor allem fuer Backpacker nicht gerade die Hauptdestination in Asien. Auch wir waren deswegen nur 3 Tage dort. Wenn man so durch die Stadt spaziert hat man das Gefuehl, dass es in Singapur vor allem um eines geht...ums Geld. Ueberall finden sich Werbeschilder fuer diverse Finanzdienstleiseter und andere Moeglichkeiten in kurzer Zeit moeglichst viel Geld zu verdienen.
Das verdiente Geld wird dann auch gleich standesgemaess ausgegeben, an jeder Ecke in Singapur finden sich riesige Einkaufszentren, wo man von Gucci, Dior und Armani alles findet. Ueberhaupt scheint Einkaufen die Hauptfreizeitbeschaeftigung hier zu sein. Wir haben uns da natuerlich auch nicht lumpen lassen und einen Rock fuer Gemma sowie eine Badehose fuer micht erstanden.
Wie Singapur selbst ist auch das Essen multikulturell, wir assen meistens in irgendwelchen "food stalls", das sind groessere Ansammlungen von meist ueberdachten Imbissstaenden mit einem gemeinsamen grossen Essbereich.

Das wars wieder von uns....next stop.....Bali.....

Singapore Luglio 2011

Come posso decrivervi Singapore in poche parole, forse le foto che vedrete parleranno da se'...

Ai miei occhi assomiglia alla citta' perfetta e futuristica che vedevo da piccola nei cartoni di futurama o nei fumetti.

Estremo ordine e pulizia, edifici enormi in design moderno, locali luccicanti...abbiamo filmato addirittura i bagni in un centro commerciale perche' sono stati i piu' puliti e moderni che abbia mai visto...con musica di sottofondo, fiori e specchi apposta per il trucco !!!???

Questa estrema ed esagerata perfezione rende Singapore una citta' fredda, priva di un suo charme o di carattere, almeno per me.

Ovunque ci sono enormi centri commerciali e la gente passa il tempo libero facendo shopping, shopping e ancora shopping. Forse singapore e' la citta' piu' materialista che conosca...dove le donne sembrano fare a gara di chi indossa il vestito piu' alla moda.

Siamo stati in qualche locale dove c' era solo gente del posto e devo dire che nessuno ci sorrideva...la gente e' fredda e non assomiglia per niente alle persone cordiali e amichevoli asiatiche. Direi che Singapore e' di fatto un paese a parte, lontano mille anni luce dal resto dell' asia.

Vi chiederete se Singapore mi ha fatto cosi schifo? No, per niente. Mi sono lasciata affascinare dalla sua modernita' e dai suoi locali e negozi ma non potrei mai immaginarmi di vivere in un posto cosi a lungo. Per un week end con le amiche sarebbe un paradiso terrestre, buon cibo, vetrine, intrattenimenti vari.

A Singapore sembra girare tutto intorno ai soldi e nel far vedere il proprio status, a parte la miriade di porsche che girano per strada...la scritta che ho letto in vari taxi esprime la filosofia della citta': " Be smart, be rich"...lascio a voi il commento.

Fotos Borneo Juli 2011

Friday, July 22, 2011

Borneo Juli 2011

Nach der schoenen Zeit auf den Perhentian Islands sind wir per Flugzeug nach Borneo, nach Kuching geflogen
In der Stadt der Katzen, wie sie von den chinesischen Einwanderern bezeichnet wurde, verbrachten wir insgesamt 6 Tage.
Die Stadt an sich ist recht uebersichtlich und es gibt ein paar ganz nette Dinge zu besichtigen, weiters ist es der Ort in Borneo, wo man echtes - und natuerlich noch mehr unechtes Kunsthandwerk kaufen kann.

Etwas ausserhalb der Stadt findet sich ein Orang-Utang Wildlife Resort, in dem man halbwilde Orang-Utangs sehen kann. Aktuell leben dort 26 Tiere, wobei die Mehrzahl der aelteren Affen entweder als Waisen oder nach einer Verletzung duch Wilderer dorthin kam. Nun leben sie dort, ohne Gehege, sozusagen in freier Wildban. Das Resort ist allerdings zu klein, um genuegend Futter fuer alles Affen zur Verfuegung zu stellen, weswegen einmal am Tag an bestimmten Futterstellen Obst und Gemuese durch die Ranger zugefuettert wird...und hier kamen wir dann ins Spiel, da man die Vieherl dort dann beobachten kann. Das Foto oberhalb zeigt Richie, das groesste Maennchen der Herde, der dann auch mal aggressiv gegenueber Touristen werden kann und dabei schon einige Menschen verletzt hat...uns ist das aber erspart geblieben.

Ein weiterer Tagesausflug fuehrte uns dann in den Bako National Park, wo wir eine kleine Trekking-Tour durch den Dschungel machten und dabei die Ruessel-Affen sahen, welche angeblich nur in Borneo leben.

Von Kuching aus sind wir dann nach Tawau geflogen, eine kleine Stadt am Meer im Norden von Borneo, von wir dann am naechsten Tag auf Pom Pom Island gefahren sind. Die Insel an sich ist ganz klein, man umrundet sie zu Fuss in kanpp einer Stunde und es gibt nur zwei "Resorts" dort. In den drei Tagen dort machten wir 12 Tauchgaenge und sahen zu unseren grossen Freude, neben vielen anderen Tieren, dutzende von Schildkroeten.
Da auch gerade die Zeit war, in der die Weibchen ihre Eier ablegten, spazierten wir in einer Nacht um die Insel, sahen aber keine Schildkroete. Leider gruben auch die illegalen Phillipinos nebenan viele Eier aus, um sie dann zu verkaufen, weshalb wir nur leere Nester sahen.

Naechster Stopp ist dann Singapur....allerdings nur fuer ein paar Tage, da es wohl sauteuer ist...

Borneo luglio 2011

La permanenza in Borneo mi e' piaciuta molto.
Abbiamo visitato la citta' di Kuching, in malese significa la citta' dei gatti. E' la capitale ed e' molto carina e vivibile.
L' abbiamo girata tranquillamente a piedi, curiosando per i negozietti di prodotti artigianali e facendo qualche pausa nei locali in stile malese in legno.
Abbiamo fatto un salto al tempio cinese e alla moschea della citta'. Ma ci sono un sacco di cose da fare anche in periferia!

Siamo stati al "Semenggoh Wildlife Rehabilitation Centre", un parco ove gli orangotango sono protetti. Sono stati adottati nel parco perche' orfani o deboli ed ora vivono in completa liberta' nel parco. In due momenti della giornata i guardiani lasciano loro del cibo in due zone diverse del parco e loro arrivano spontaneamente per farsi uno spuntino se ne sentono la necessita'. Gli orangotanghi si alimentano in gran parte da soli trovando autonomamente le risorse nel parco.
Il secondo parco che abbiamo visitato e' stato il "Bako National Park" ove si trovano in natura le scimmie dal naso a proboscide. Facendo trekking ne abbiamo viste alcune saltare da un albero all' altro. Naturalmente non si avvicinano all' uomo perche' vivono fortunatamente allo stato brado.

L' ultima settimana l' abbiamo invece trascorsa in un' isoletta ad est, ancora semi sconoscuta dal turismo, il cui proprietario e' un' italiano. C'e stata consigliata da un istruttore di sub malesiano. E' una piccola isola che si gira a piedi in 30 minuti, in cui ci sono solo 3 resort e...il mare. La natura e' incontaminata e l' acqua cristallina. Siamo stati 4 giornate e abbiamo fatto solo immersioni e goduto del silenzio. Per me e' stata una gioia poter vedere un sacco di tartarughe marine. La notte abbiamo fatto con alcuni amici del resort un giro nell' isola per vedere se riuscivamo a spiare qualche tartaruga deporre le uova in riva-'e infatti tempo di ovulazione-, ma purtroppo ci siamo accorti che alcune buche delle tartarughe erano state aperte da uomini che hanno rubato le uova per poi rivenderle ai mercati locali. Che tristezza.
Giusto oggi stavo leggendo il giornale e ho letto che oramai e' un grosso scandalo quello delle uova di tartaruga, sia in malesia che in indonesia, ma difficile da controllare. Chissa' perche' i soldi rendono l' uomo cosi irrispettoso della natura e del prossimo. Vabbhe' smetto di annoiarvi, spero che le foto vi piacciano :0)

Thursday, July 14, 2011

Fotos Malysia Mainland June 2011

Malaysia - Festland Juni 2011

Von Koh Tao aus sind wir per Boot nach Koh Samui zurueckgefahren, um von dort dann nach Kuala Lumpur zu fliegen.
Eigentlich wollten wir ueber den Landweg dorthin gelangen, es wurde uns aber aufgrund des Grenzkonfliktes zwischen Thailand und Malaysia abgeraten.

Kuala Lumpur ist im Vergleich zu den anderen asiatischen Grosstaedten, die wir besuchten erfrischend anders, wohl auch, da Malaysia als recht reiches Land gilt. Die Malayen sind ein sehr freundliches und offenes Volk und Kuala Lumpur eine moderne und saubere Millionenstadt.
Als wir am ersten Tag durch die Strassen spazierten fuehlten wir gleich, dass es hier etwas anders war, wir konnten es allerdings nicht so recht benennen. Wie ein Blitz aus heiterem Himmel traff es uns dann.....in der gesamten Stadt gibt es kein einziges TukTuk, das universell verwendbare, laute und stinkende Motorradtaxi, das so typisch ist fuer die asiatischen Staedte. Das heisst natuerlich auch, dass man nicht alle 10 Sekunden von der Strasse aus angeschrien wird, ob man nicht eine Tour machen wolle.
In der Stadt selber gibt es einige Sehenwuerdikeiten, die man besichtigen kann. Allen voran natuerlich die "Petronas Twin Towers" - das Wahrzeichen der Stadt. Daneben gibt es noch den "Kl Tower", der Fernsehturm mit der atemberaubenden Aussicht sowie den "Merdeka Square", der Platz, an dem 1957 die Unabhaengigkeit proklamiert wurde. Interessant war auch der Besuch im "KL Bird Park", dem groessten Vogelgehege der Welt.

Von Kuala Lumpur gings dann per Bus in die Cameron Highland, ein kleiner Ort in Huegeln, ca. 4 Stunden von der Hauptstadt entfernt. Dort besuchten wir eine Teeplantage sowie die dazugehoerige Fabrik, wo die verschiedenen Verarbeitungsprozesse des Teeblaetter erklaert wurden. Weiters waren wir noch auf einer Erdbeer- und Schmetterlingsfarm.

Wiederum per Bus gings dann von den Highlands Richtung Kota Besut,wo wir per Boot nach Pulau Perhentian fuhren, eine kleine Insel an der Ostseite Malaysias. Das Wasser dort ist so, wie man es in diversen Reisemagazinen findet, azzurblau, kristallklar und 28C warm! Wir gingen dort dann auch einige Male tauchen und sahen dabei die ueblichen Unterwasservieherl wie Schildkroeten, Tintenfische und natuerlich tausenden von Fischen.

Die naechste Etappe wir dann Borneo sein.......

Saturday, July 9, 2011

Malesia

Eccomi qui a raccontarvi della Malesia...Paese che adoro!! Sinceramente pensavo fosse bello ma non immaginavo cosi' tanto.

I primi giorni li abbiamo trascorsi nella capitale, Kuala Lumpur. Al primo impatto guardando la gente mi sono detta..."oddio sono tutti indiani, non 'e che abbiamo preso un volo sbagliato e siamo finiti ancora a Dheli??" In reala' la maggior parte della gente ha un aspetto simile agli indiani, con capelli nero corvino e la pelle scura, ma il carattere della gente non e' per niente paragonabile agli indiani.
Subito ci ha sorpreso l' estrema gentilezza e disponibilita' della gente. Ci hanno accolto con un sorriso e ci siamo sentiti immediatamente a nostro agio.

Kuala Lumpur e' una citta' in cui tradizione e moderernita' convivono armoniosamente! Nella zona centrale ove si trova Merdeka Square si nota un' architettura coloniale inglese e la piazza e' diventata luogo dell' indipendenza malesiana avvenuta nel 1957.
E' stato interessante notare come girando per la citta' si respiri un' aria di estrema tolleranza e multiculturalita'. Nello stesso quartiere capita di vedere una chiesa cattolica, a due passi una grande moschea, e piu' in la' un tempio cinese!
La popolazione nella pensisola e' infatti malese, indiana, cinese ed indigena. Mi sorende ed affascina il modo in cui queste culture si mescolano e convivono.

Kuala Lumpur ha un enorme parco ove sono esposte diverse specie di uccelli, siamo stati per ore ad osservare i colori sgargianti delle loro piume!! Stupendo!! Accanto al parco degli uccelli c'e anche un parco ove sono piantate varie specie di orchidee...dalla varie forme e colori...altro che le mie di casa...senza fiori per la maggior parte dei mesi dell' anno!!! Ma diciamo che il clima tropicale in austria manca....

Comunque la cosa piu' affascinante e' stato visitare le torri "Petronas Towers", due torri gemelle di vetro che rappresentano simboli islamici con estrema modernita'.
Le due sono collegate da un ponte ed e' possibile salirci e godere del panorama.
Potete vedere alcune foto nel blog con due tipi simpatici che fanno acrobazie davanti a queste torri.

Tappa obbligatoria e' inoltre stata il quartiere cinese, col suo tempio ed il mercato.

Poi abbiamo proseguito seguito per Cameron Highlands, zona ad un' altezza di 1500-2000 metri sul livello del mare. E' famosa per le piantagioni di te e di fragole. Ci siamo arrivati col nostro mezzo di trasporto preferito...quale? naturalmente il bus !!!!
La visita alle piantagioni di te e' stata molto interessante ed anche l' escursione nella giungla. Abbiamo fatto solo un piccolo giro per vedere alcune piante carnivore, purtroppo la Reflessia -il fior piu' grande al mondo- non lo abbiamo visto...ma non fa niente.
La visita alla piantagioni di fragole si e' invece rivelato essere solo un' attrattiva commerciale, ove e' allestita una specie di sagra enorme dove vendono gadget a forma di fragola e prodotti svariati a base di fragola. Inoltre proponevano un menu con mille piatti con frogole.

Infine siamo volati nelle isole Perhentian, che si trovano sulla costa est della malesia. Siamo stati su una piccola isola, ove c' erano solo vari resort e un paio di scuole di sub.
Abbiamo approfittato per fare qualche immersione, in una della quale ho rivisto una stupenda tartaruga marina!!! L' acqua e' veramente da sogno e facendo semplicemente snorkeling si possono vedere tantissimi pesci...piccoli...e GRANDI......
Un giorno infatti facendo canoa, ci siamo fatti un bagno ed ho visto un piccolo squaletto , era un cucciolo ed e' erbivoro...ma io me la sono fatta sotto...e alla fantozzi mi sono arrampicata sulla canoa. Che scena da comiche!!

Ora vi lascio perche' anche Tom deve scrivere il blog,

un salutone

Wednesday, July 6, 2011

Thailand II Juni 2011

In Siem Reap haben wir uns wieder fuer unser liebstes Verkehrsmittel in Asien entschieden.....per Bus gings ueber die Grenze nach Thailand. 10 Stunden spaeter waren wir dann auch schon in Bangkok, der Bus liess uns an der beruehmten Kao San Road raus.

Dort wie immer die ueblichen Diskussionen mit den Taxifahrern.....das zieht sich durch Asien wie ein roter Faden. Zuerst erkennen sie den Touristen und bekommen regelrecht $-Zeichen in den Augen. Dann sagst du ihnen wohin du willst, der Preis den du dann als Antwort erhaelst ist im Schnitt 3-4 mal so hoch wie der uebliche Tarif. Wenn du dann einen niedrigeren Preis "vorschlaegst" kommen immer die gleichen Argumente.....
- der Oelpreis und damit auch der Benzinpreis sind aktuell gerade besonders hoch
- das Ziel ist besonders weit entfernt
- durch den vielen Verkehr dauert es besonders lange
usw.

Irgendwann einmal nach Wochen und Monaten des Reisens wird man dann einfach muede....und es geht allen so, die laenger dort unterwewgs sind....und man diskutiert mit den Taxlern nicht mehr wirklich.
Wir haben uns angewoehnt in der Unterkunft zu fragen, was der ueliche Tarif ist. Dann sagen wir dem Taxifahrer wohin wir wollen und was wir bezahlen werden. Beginnen dann die ueblichen Diskussionen bedanken wir uns freundlich und gehen weiter....und fast immer kommen sie dann zurueck und nehmen dich dann doch mit.

In Bangkok blieben wir dann nur eine Nacht, am naechsten Tag flogen wir zunaechst nach Surathani im Sueden von Thailand um dort dann per Bus und Boot nach Koh Samui zu gelangen. Der Direktflug dorthin waere einfach unverhaeltnismaessig teuer gewesen.

Zur Begruessung hat es dann in Koh Samui geregnet wie aus Kuebeln, da es aber eh Abend war und wir ohnehin nicht mehr vorhatten an den Strand zu gehen war das weiter kein Problem.
Die naechsten zwei Tage am Strand waren ehrlich gesagt recht enttaeuschend.....das tropische Paradies, das viele in Koh Samui sehen, fanden wir nicht wirklich.
Die Bucht bestand aus einem kilometerlangen Strand, der recht ordentlich war, aber halt auch nichts wirklich besonderes.Hinzu kam, dass man von frueh morgens bis spaet in die Nacht von diversen Strandbars mit Discomusik beschallt wurde. Das Wasser war eine echte Enttaeuschung, trueb und braungrau, nicht wirklich einladend. Vielleicht ist das auch der Grund, wieso die meisten Leute an den Hotelpools herumliegen.

Natuerlich gibt es in Samui auch wunderschoene Resorts mit wirklich traumhaften Poollandschaften, ich frage mich dann halt, wieso ich nach Thailand fliege, um dort dann am Pool zu sitzten.
Auch das Essen war im Vergleich zum Rest von Thailand unspektakulaer dafuer aber umso teurer.

Nach zwei Tagen sind wir dann weiter auf die kleinere Nachbarinsel gefahren....Koh Tao.
Dort haben wir ein nettes Hotel gefunden und auch der Rest der Insel war deutlich kleiner und familiaerer als auf Samui.
Angegliedert an unser Hotel war dann auch eine Tauchschule, mit der wir dann einige Tauchgaenge in der Umgebung machten.
Die ersten Tage auf Koh Tao waren wirklich entspannt und ruhig, da zur gleichen Zeit auf einer anderen Nachbarinsel die sogenannte "full moon party" stieg und deswegen das gesamte Partyvolk dort war.
Nachdem die dann zurueck auf die Insel kamen wurde es wesentlich lebendinger, stoerte aber keineswegs, nur die Tauchplaetze waren etwas ueberfuellt.

Von Koh Tao gehts dann weiter nach Malaysia, in die Hauptstadt Kuala Lumpur...mal sehen, was uns dort erwartet.....