Monday, May 23, 2011

Laos Mai 2011

Laos Mai 2011

Eigentlich wollten wir schon frueher unseren Blog aktualisieren, bei manchen Internetverbindungen ist das allerdings nicht immer moeglich. Ausserdem spielt die staatliche Zensur - wie hier in Vietnam - eine nicht unbedeutende Rolle....

Nach Kho Phi Phi sind wir zurueck nach Bangkok geflogen, wo wir eigentlich ein Visum fuer Vietnam machen wollten, da aber die Bootschaft mehrere Tage geschlossen war - irgendein dubioser Feiertag - sind wir schon nach zwei Tagen weiter nach Laos gefahren.

Mit dem Bus gings von Bangkok an die thailaendisch-laotische Grenze, von dort waren es dann nur mehr 30 Minuten bis in die Hauptstadt Vientiane.
Diese gibt zwar selbst nicht viel her, man haelt es dort aber locker ein paar Tage aus. Es gibt relativ viele Bar und Restaurants, viele davon franzoesisch, da Laos ja frueher eine Kolonie von Frankreich war. Dort habe ich dann auch nach Monaten erstmals wieder ein richtig schoenes Steak gegessen, was fuer ein Genuss!
Nachdem wir dann dort unser Visum fuer Vietnam mehr oder weniger problemlos machen konnten fuhren wir weiter in den Norden von Laos nach Luang Prabang.
Eigentlich dachte ich mir, dass die Reise dorthin mit dem Bus nicht allzulange dauern sollte, da es nur knapp 200km waren, offensichtlich habe ich mich dabei getaeuscht. Im unklimatisierten Bus bei kuehlen 35C und einer angenehmen Luftfeuchtigkeit von knapp 100% sind wir 12 Stunden ueber Stock und Stein gefahren, bis wir endlich dort waren.
Eigentlich war Luang Prabang frueher einmal die Hauptstadt von Laos, davon sieht man allerdings nicht mehr wirklich viel. Selbst Bregenz erscheint dagegen wie eine Stadt von Welt.
Trotzdem ist es ein sehr schoenes Staedtchen, direkt am Mekong gelegen. In der Stadt selbst gibt es unzaehlige Tempel und den ganzen Tag ueber sieht man die oranggekleideten Moenche durch die Strassen laufen.
Einmal sind wir um 5Uhr morgens aufgestanden um die allmorgendliche Prozession der Moenche durch die Stadt zu erleben. Dabei handelt es sich um ein uraltes buddhistisches Ritual, bei dem die Moenche durch die Strassen ziehen und Almosen in Form von Essen, hauptsaechlich Reis, von den Bewohnern bekommen. Im Gegenzug werden diese dafuer gesegnet.
Leider ist das ganze zur Touristenattraktion verkommen.
Jeden Morgen werden richtige Horden mit den Bussen angekarrt die dann auch noch Reis an die Moenche verteilen - was eigenlich fuer Nicht-Buddhisten verboten ist. Viele von den Touris wahren dann auch nicht den noetigen Abstand, um Fotos zu machen. Ich nehme mal an, das dass fuer die Moenchen nicht allzu lustig ist, wenn sie morgens um 5 von 20cm Entfernung mit dem Blitzlicht abgeschossen werden.....

Nach Luang Prabang sind wir dann weiter nach Vietnam geflogen, mit dem Bus haette es kanpp 24 Stunden gedauert....das musste nich wirklich sein.
Wir melden uns dann wieder mit einem Report von Vietnam....


Ciao carissimi, finalmente scriviamo un po' la nostra esperienza in Laos.

Dopo esserci rilassati a Kho phi phi, siamo volati a Bangkok con l' intento di organizzare il nostro viaggio in Laos e andare all' ambasciata Vietnamita a farci il visto. L' ambasciata era pero' chiusa per qualche giorno ed io e Tom abbiamo cosi deciso di partire il giorno dopo con il bus alla volta del confine con il laos e farci il visto per il Vietnam in Vientiane - la capitale del Laos-.
Siamo andati alla stazione dei bus di Bangkok, che 'e veramente enorme ed abbiamo cercato uno sportello ove comprare il biglietto. Tutto era pero' scritto in thai e naturalmente non si capiva una mazza...per fortuna la donna dell' ufficio informazioni sapeva due tre parole in inglese e c' ha indirizzati allo sportello giusto. L' acquisto del biglietto 'e durato circa 15 minuti perche' l' impiegata parlava solo thai..ma un ometto ci ha aiutati e finalmente avevamo due biglietti per il giorno dopo! Missione compiuta!
Avavmo in mano due biglietti: uno per Mr Thomas e uno per Miss Thomas :0)...troppo divertente!

Il giorno dopo con grande sorpresa siamo saliti nel nostro autobus di super lusso...da noi non esistono proprio autobus del genere: sedili a lettino con possibilita' di fare un massaggio meccanico alla schiena, copertina, colazione e pranzo incluso! Dopo gli scorsi viaggi in treni e bus asiatici...ci sembrava d' essere trattati da Re' !!!
Deco dire che l' organizzazione in Tailandia e' veramente ottima!
Una volta arrivati nei pressi del confine con il laos, un tuk tuk ci ha portati alla frontiera dove molto velocemente abbiamo ricevuto il visto turistico.

La prima impresione del Laos e' stata positiva, per strada guidano con prudenza e con ordine. A poco prezzo abbiamo avuto stanze molto belle ma soprattutto pulite.
La prima tappa e' stata appunto nella capitale Vientiane sul fiume Mekong. Ha solo 200.000 abitanti ed e' piccola da girare. Abbiamo visitato qualche piccolo tempio e siamo stati al mercato locale dove vendevano perfette copie di I-phone moderni: peccato che la funzione internet e tante altre non erano agibili.

Abbiamo fatto una gita in periferia per visitare il budda park, un giardino pienissimo di statue buddiste ed induiste di varie grandezze e stravaganti. In autobus abbiamo incontrato una coppia molto simpatica che vive a Bracellona, Mar e Nunu. Come noi viaggiano per mesi e abbiamo potuto scambiarci esperienze ed informazioni.
Mi sono resa conto che fino ad ora nel blog non ho mai raccontato della gente che incontriamo e credo che sia un errore, perche' 'e parte importante del viaggio. Cosi da edesso li volglio ricordare nel blog.
Assieme a Mar e Nuno c'era anche nick, un ragazzo canadese pieno di entusiasmo. Abbiamo trascorso con loro la giornata ed una piacevole serata.

A vientiane ci sono molti locali francesi, in quanto la capitale era colonia francese. Per noi e' stato un sogno poter rimangiare europeo e mangiarci una bella bistecca dopo tanto tempo!!

Dopo la capitale abbiamo deciso di andare a Luang Prabang, citta' famosa anche per essere patrimonio dell' umanita' dell' Unesco.
Ci siamo arrivati con 10 ore o piu' di bus locale, il viaggio e' stato un po' movimentato e saltellante ma questo non e' nulla in confronto al fatto che l' autista ha cantato per 10 ore a squarciagola...e proprio intonato non era !!!!

A Luang Prabang si respirava un' atmosfera tranquilla e si poteva girare in bici o a piedi senza problemi. Purtroppo faceva molto caldo, per cui non abbiamo fatto tantissime cose, a paret visitare la zona centrale.
Una giornata l' abbiamo trascorsa alle cascate, una zona dove c' erano una serie di cascate dall' acqua limpidissima dove fare un bagno.
C' erano moltissime farfalle, cosi tante non ne avevo mai viste e una varieta' di fiori tropicali stupendi- ho fatto un paio di foto cosi' potete farvi un' idea-.
In quella giornata abbiamo incontrato due coppie, una americana ed una inglese che erano in viaggio da 10 mesi. Erano cosi simpatici e piacevoli che abbiamo trascorso insieme la serata in un localino del centro.

Dimenticavo di dirvi che ho provato in uno dei tanti studi per massaggi, il massaggio tipico del Laos, per 3 euro ti fanno un massaggio di un' ora...perche' non provarlo mi sono detta. Bhe' 'e stat una vera tortura cinese, la tipa mi faceva pressione ai muscoli schiacciandoli con tutta la sua forza...che doloreeeee. L' unica cosa positiva 'e il dopo...uscita dallo studio mi sentivo benone..ma infatti non so se sia un effetto dovuto al fatto che non mi sentivo piu' in tortuta o se veramente i muscoli si erano rilassati...

La cosa piu' affascinante che offre la citta' 'e la processione dei monaci per le strade la mattina. Si e' mantenuta l' antica processione dei monaci alle 5 del mattino per le strade locali. Formamdo una lunga fila, camminano sui marciapiedi scalzi e mettono all' interno di un cesto il riso e i pochi viveri che la gente gli offre.
I monaci sono giovanissimi e purtroppo a volte imbarazzati da alcuni stupici turisti che li fotografano senza mantenere le giuste distanze! Speriamo che la tradizione si mantenga nel tempo e che sia protetta come stanno facendo, cercando di informare i turisti sul giusto modo di approcciarsi al rito.

Il laos 'e stato veramente un bel Paese da visitare. La gente locale non e' molto simpatica, parecchio chiusa e sulle sue ma credo sia giusto rispettare il loro modo d' essere. La pulizia e l' ordine mi hanno lasciata positivamente sorpresa, come anche l' importanza che danno al sostegno dell' istruzione primaria e allo studio dell' inglese!

Ora siamo in Vietnam...ma questa 'e un' altra storia che vi raccontero' la prossima volta! Un abbraccio,

Sunday, May 1, 2011

Kho Phi Phi

Tahiland - Kho Phi Phi

Nachdem uns also die verdammten Chinesen nicht nach Tibet einreisen liessen, flogen wir von Kathmandu nach Thailand, auf die Insel Kho Phi Phi, die einige von euch vielleicht vom Film "The beach" kennen.
Der billigste Flug, den wir fanden, war mit Indian Airways ueber Delhi, Bangkok und Phuket, von wo wir dann mit dem Boot nach Phi Phi uebersetzten mussten.
In Bangkok hatten wir dann ein kleines Scharmuetzel mit Indian Airways, die unser Gepaeck einfach in Bangkok gelassen haetten, waeren die Thais nicht so aufmerksam gewesen und haetten nicht so schnell reagiert - wir konnten wirklich in der letzten Minute erst einchecken.
Nach einer Nacht in Phuket sind wir dann mit dem Boot nach Phi Phi gefahren und schon bei der Ankunft fuehlt man sich wie im Paradies.
Angenenhme 30C Wassertemperatur, hunderte Fische tummeln sich im kristallklaren Wasser, die gesamte Insel ist von tropischem Urwald ueberwuchert und der weisse Sandstrand wird von Kokospalmen gesaeumt......aber seht selbt......die Fotos sagen alles ........


Eccomi a scrivervi ancora. Siccome il visto del nostro gruppo alla volta del tibet 'e stato rifiutato, abbiamo deciso di fare una pausa dal viaggio culturale e andare un po' in Tailandia. Cosi abbiamo trovato un volo economico con 3 scali e siamo arrivati a Puhket, dove abbiamo solo pernottato. Il giorno dopo infatti abbiamo preso un traghetto che c' ha portati all' isola di Koh Phi Phi, che forse qualcuno conosce per il film "the Beach" con Leonardo di Caprio. I primi quatro giorni siamo stati in un resort molto tranquillo, completamente fuori dal centro, per poterci rilassare. C' eravamo gia' stati nel 2006 e c' era piaciuto un sacco. C'e solo una spiaggia bianchisima e una ventina di bungalow ed un ristorante; e' veramente un posto paradisiaco. Altri 4-5 giorni li abbiamo invece trascorsi in centro, per poter provare anche altri risoranti e vedere cose nuove. L' isola 'e parecchio cambiata dal 2006, noi c'eravamo stati dopo lo tsunami e molte cose erano ancora in costruzione, ora 'e tutto ricostruito e devo dire che purtroppo il turismo che c'e' ...rovina l' atmosfera dell' isola. In centro infatti 'e pieno di locali strapieni di giovanissimi che vengono sull' isola solo per sbronzarsi e fare festa sfrenata in spiaggia. Un peccato secondo me, l' isola meriterebbe di meglio. Comunque abbiamo cercato di convivere con la situazione e frequentare alcuni posti piu' tranquilli la sera. Una giornata abbiamo fatto immersioni ed 'e stato piacevolissimo stare nell' acqua calda per ore e vedere la miriade di pesci che la abitano...la gioia maggiore 'e stata vedere una tartaruga marina mangiare e nuotare in fondo al mare. Sono animali bellissimi! I giorni sull' isola sono proprio volati! Ora siamo a Bangkok e stiamo organizzando il viaggio in Laos. L' avventura continua
:0)
Un bacio a tutti